FEM riesce a cercare di estendere le scadenze della fase V dell’UE

Dopo mesi di intense attività di lobbying, la European Materials-Handling Federation (FEM) e i suoi partner hanno ottenuto l’approvazione dell’UE per una richiesta di ritardare l’attuazione delle normative Stage V relative alla produzione e alla distribuzione di macchine non mobili (NRMM), compreso le Piattaforme elevatrici di lavoro (PLE).

Il FEM ha chiesto che le scadenze per la conformità con le nuove normative riguardanti le NRMM dotate di motori di transizione <56kW e ≥130kW siano posticipate di 12 mesi rispettivamente dal 30 giugno e 31 dicembre 2020. Questo è stato ora approvato dalla Commissione e dal Parlamento dell’UE.

IPAF, un membro di lunga data del FEM, è stato coinvolto nelle discussioni sulla nuova legislazione, che influenzerà tra l’altro i nuovi livelli massimi di emissione approvati per NRMM, compresi i sollevatori a braccio e a forbice, e accoglie con favore il ritardo rispetto alle scadenze previste, che richiederà la conformità retroattiva.

Claude Dubé, Technical & Safety Manager di IPAF nel Regno Unito, afferma: “Siamo lieti che l’UE abbia approvato questo ritardo. Per molte aziende, la conformità alle nuove normative richiederà una ricalibrazione. Le aziende e i project manager hanno ora più tempo per comprendere le implicazioni dei regolamenti e pianificare la loro attuazione nel 2021”.

Chiunque abbia bisogno di maggiori informazioni sulle modifiche alle scadenze della fase V dell’UE è invitato a contattare il dipartimento tecnico e sicurezza IPAF per assistenza. Utilizzare www.ipaf.org/contact per trovare i dettagli dell’ufficio o del rappresentante IPAF più vicino.

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